La giornata comincia con una bella sorpresa; appena svegli, dopo una nottata caratterizzata da rumori di insetti e animaletti che si aggiravano intorno a noi, diamo una controllata al C4M3D (frigo portatile chiamato cosi dalle iniziali de i nostri nomi) per vedere se era tutto a posto, e all’interno troviamo uno scarafaggio che si aggirava tranquillo trta bottiglie d’acqua, marmellata e burro d’arachidi……… Decisi, ma allo stesso tempo addolorati, decidiamo di allontanarci dal motel senza portare con noi il C4M3D che ci e stato cosi utile e vicino per tutto il viaggio….. Ci apprestiamo ad affrontare il deserto, la death valley, ma prima facciamo rifornimento alla macchina e colazione presso un benzinaio, dove acquistiamo anche del ghiaccio e un nuovo contenitore che ci fara da frigorifero per il resto del viaggio. Piu ci avviciniamo al deserto il caldo aumenta e non incrociamo auto per parecchio tempo…..siamo soli! Quindi foto in mezzo alla strada deserta e qualche palleggio con il nostro compagno di avventura (il pallone da calcio). Verso le 10.00 a.m. arriviamo all’ingresso della Death Valley, e dopo la foto di rito al cartello d’ingresso al parco. Ci dirigiamo verso un Vista Point dove accostiamo e proseguiamo per un tratto a piedi. Ritroviamo immersi nel deserto tra dune e piccoli cespugli… un caldo incredibile. Tornati al fresco dell’aria condizionata dell’equinox ci avviciniamo al Visitor Center del parco dove compriamo delle cartoline e visitiamo il museo del parco. E’ ora di pranzo e decidiamo di proseguire opo pranzo Troviamo un locale dove servono pranzo tipo buffet…. Abituati a mangiare al Mc Donald’s ci troviamo un’ attimo impreparati, ma ben presto ci troviamo a nostro agio e ci abbuffiamo a piu non posso. Dopo il pranzo, ci riposiamo un po’ su una panchina all’ombra fuori dal locale, dove la temperatura era ulteriormente salita. (dovevamo aspettarcelo da un posto chiamato Furnace Creek) Quando decidiamo di partire, ci dirigiamo verso Zabriskie point famoso per le forme delle rocce che l’erosione ha modellato in modo caratteristico. La meta successiva della giornata e il "Devil golf course" (letteralmente "Campo di golf del diavolo") nome di un antico lago che, a causa dell'altissima siccita e delle variazioni nell'apporto di acque, si prosciugo lasciando grandi distese di sale; queste assumono sovente l'aspetto di accidentati campi increspati da una miriade di pinnacoli di sale. Il caldo anche qui e al limite della sopportazione a tal punto che non e presente la minima traccia di vegetazione o animali…troppo caldo. In questo luogo deserto oltre a noi chi ci poteva essere….altri due italiani. Siamo ovunque! Anche qui, incuranti del pericolo di cadere su pinnacoli di sale molto duri giochiamo un po’ a calcio tanto per sgranchirci le gambe. Continuiamo la nostra visita della Death Valley e raggiungiamo il bacino di Bed Water, che si trova a 85,5 metri sotto il livello del mare, costituendo cosi il luogo piu basso del Nord America. Ed e proprio qui che troviamo il luogo adatto per il nostro esperimento. Come i mythbusters decidiamo di verificare se si riesce a cuocere un uovo col calore del sole, ma dopo vari tentativi, e varie uova sprecate, possiamo sfatare questo mito. Sono le 16.30 pm quando saliamo in auto direzione Las Vegas, e dopo circa 3 ore arriviamo nella capitale del gioco d’azzardo. Ci mettiamo un’altra ora per attraversare per due volte la Strip, tanto per ambientarci dopo la giornata passata nel deserto. E’ quasi sera ormai, e dobbiamo trovare un motel; decisi a trovare un posto migliore del Mayfair Hotel, dove la camera l’abbiamo pagata 8 dollari a testa, ci dirigiamo verso l’Hotel Luxor (quello a forma di piramide Egiziana). Mentre Davide e Mauro si dirigevano verso la Hall per vedere se i prezzi erano alla nostra portata, Marco ed io aspettavamo in macchina, pronti a ripartire in cerca di un altro Motel con prezzi piu accessibili….. Con grande sorpresa scopriamo che i prezzi del Luxor non sono piu cari di altri motel in cui avevamo dormito, quindi decidiamo di prendere una stanza. Entrati nella Piramide, per andare verso le camere bisogna passare in mezzo al casino, (cosa non si fa per condizionare le persone) ma noi non ci facciamo abbindolare e ci dirigiamo verso la stanza. Al 25° piano del Luxor c’e la nostra camera, molto bella e con una vista incredibile sulla Strip, niente a che vedere con il motel di Inioker della sera precedente. Cena da Mc Donald’s e poi casino. Oltre a Marco che decide di non giocare, Mauro, Davide ed io decidiamo di lasciarci andare e puntare forte alla roulette……20 $ a testa. Troviamo tavoli dove le puntate minime sono di 500 $, e decidiamo di cambiare aria. Ci sono anche tavoli dove le puntate minime sono di 5$ dove ci sediamo e cominciamo a giocare. La serata finira con Davide in perdita di 1$, mentre Mauro ed io in attivo rispettivamente di 50$ e 20$………..abbiamo praticamente svuotato il casino. Stanchi della lunga giornata verso le 3.00 am torniamo in motel per il meritato riposo
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